Sono sempre più numerosi i marketer che dedicano tempo ad identificare in modo accurato la propria audience. Spesso però mancano il bersaglio.
Il marketing è nel bel mezzo di un cambiamento paradigmatico, con una nuova e unificata attenzione all’identità del pubblico, nuovo fulcro della visione aziendale, delle misurazioni, dell’ottimizzazione dei media e dell’esperienza degli utenti.
Cosa stanno facendo i migliori marketer di oggi per abbracciare questo cambiamento?
La situazione attuale
In un sondaggio svolto a luglio 2018 su oltre 400 professionisti del settore marketing in Nord America, condotto da Winterberry Group e Data & Marketing Association (DMA), solo il 2,4% degli intervistati ha dichiarato di voler ridurre la spesa dedicata all’individuazione del proprio target di riferimento.
Migliori performance se conosci la tua audience
La maggior parte degli specialisti del settore, al contrario, ha come obiettivo identificare con maggior precisione le persone che visualizzano i loro annunci. Analisi resa più semplice dai molteplici strumenti a disposizione in grado di incrociare enormi moli di dati.
Migliorare la segmentazione dell’audience è un obiettivo principale nella gestione delle campagne per i professionisti del marketing.
Una delle priorità nella gestione delle campagne, infatti, è quella di migliorare la segmentazione del pubblico degli annunci.
Tuttavia, solo un professionista su sette ha dichiarato di essere in grado di identificare i membri della propria audience in modo accurato. Gli altri hanno dichiarato di poter identificare il proprio pubblico in modo piuttosto buono.
Il valore di questo mercato
Lo studio Winterberry Group e DMA prevede che il valore di questo mercato negli Stati Uniti aumenterà dai $900 milioni del 2018 a $2,6 miliardi nel 2022.
Il rapporto sottolinea anche come i marketer abbiano pareri contrastanti sull’affidabilità dei dati demografici.
Un esempio
Due terzi dei 300 marketer di Lotame intervistati hanno affermato di essere piuttosto fiduciosi nei dati demografici che acquistano. Solo un quinto era molto fiducioso in questi dati.
Non ci resta che tenere monitorata questa tendenza per comprendere le evoluzioni anche nel mercato italiano.