4K, oled, pannelli curvi, smart tv, spesso ci si chiede quale sarà il futuro della tv.
Proviamo a fare chiarezza.
Archiviata la fallimentare esperienza dei televisori 3D, l’attenzione del mercato si è spostata sui TV con risoluzione Ultra HD (4K).
All’ IFA ,la fiera dell’elettronica di Berlino, la quasi totalità dei produttori ha presentato nuovi televisori con schermo led UHD, con prezzi ormai paragonabili a quelli di un tradizionale televisore HD.
Il problema che balza subito all’occhio è quello dei contenuti, a quando dei contenuti in 4k?
Per quello che riguarda i blu ray, uno dei problemi principali è stato il supporto.
Si dovevano produrre dei dischi capaci di contenere almeno 100 gb di dati, operazione complessa che ha richiesto parecchio tempo.
Altro problema è stato trovare uno standard di compressione adeguato, in modo da poter garantire all’utente un esperienza visiva all’altezza delle aspettative.
“Mettere d’accordo tutti i produttori non è stato facile”, queste le parole di Victor Matsuda, presidente della blu-ray Disk association “ma oramai siamo pronti, entro la fine di Giugno 2015 finalizzeremo i dettagli, in autunno i primi film in blu ray 4k saranno in vendita”.
Come spesso accade, chi crea contenuti multimediali, fatica a tenere il passo dei produttori e del progresso tecnologico (come accadde per l’avvento dei televisori 16:9 HD)
Per quello che riguarda il mondo della tv, infatti, i tempi si preannunciano decisamente più lunghi.
Sky ha annunciato che, entro la fine del 2015, dovrebbe vedere la luce il primo canale in UHD, dapprima in via sperimentale per approdare poi, nel 2016, ad offrire una programmazione completa.
RAI, quest’estate, ha avviato una piccola sperimentazione in Val D’Aosta, trasmettendo alcuni contenuti in 4k mediante la piattaforma del digitale terrestre.
Non dobbiamo altresì dimenticare che, l’avvento del 4k, porterà le emittenti ad affrontare un processo di ristrutturazione degli apparati, dalle telecamere ai sistemi di trasmissione, che comporterà investimenti molto rilevanti e tempi di realizzazione molto lunghi.
In buona sostanza, ci vorranno almeno altri 2 anni perché le emittenti nazionali si adeguino allo standard dell’ UHD ma potremo, comunque, cominciare dall’anno prossimo a vedere alcuni film ad altissima risoluzione.